[L'emergenza] 

 

Emergenza rifiuti a Roma: il Natale porti consiglio.

 

Come ben sanno i cittadini romani, prosegue “a singhiozzo” l’emergenza rifiuti sull’intero territorio della Capitale: annoso problema che continua a riempire le prime pagine dei giornali. Turisti e residenti si trovano infatti molto spesso costretti a fare lo slalom tra l’immondizia con il naso turato, alla ricerca di una pattumiera vuota in cui conferire i loro sacchetti. E il rischio sanitario è evidentemente sempre dietro l’angolo. Con l'avvicinarsi delle festività natalizie il piano raccolta per il centro storico è stato fortemente potenziato, ma a soffrire rimangono le aree periferiche della città. 

Che fare dunque? 

 

Cassonetti stracolmi, buste della spazzatura nel bel mezzo dei marciapiedi, bottiglie, sacchi neri e cartoni che circondano le pattumiere, discariche a cielo aperto e topi in aumento. Intorno, vista la raccolta a rilento, un odore nauseabondo che rende l’aria irrespirabile costringendo i pedoni, oltre allo slalom, anche a turarsi il naso.

È questa, in estrema sintesi, la situazione in cui versano più o meno ciclicamente i vari quartieri della Capitale, dalla periferia al centro.

Ma mentre il centro storico viene, in questo periodo che anticipa il Natale, privilegiato dalle operazioni di pulizia straordinaria - strade e marciapiedi compresi - sono gli ambiti periferici ad apparire in evidente sofferenza. Il problema maggiore è notoriamente rappresentato dall'indifferenziata e dalla sua atavica tendenza ad accumularsi, in special modo nei giorni di festa. E con i TMB già in crisi da tempo, il disagio paventato diventa qualcosa di più di un generico timore.  

Da parte sua, l’amministrazione capitolina, indubbiamente impegnata a 360 gradi per far fronte alle innumerevoli priorità ed urgenze - in primis sicuramente quella sui rifiuti - di questa - per certi aspetti - ingestibile metropoli che è Roma, ha tante volte dichiarato con forza e determinazione che la città supererà definitivamente l’impasse, sia burocratica che pratica. Ma sono molti i nodi ancora da sciogliere: tempistiche e modalità comprese.

Nel frattempo, la cittadinanza - calendario alla mano - non può che sperare nella competenza e nella lungimiranza dei suoi amministratori. 

 

[di Redazione]